indecisa se andarsene o restare,
sporgendo in fuori pericolosamente
quasi giocasse alla fuoriuscita.
Finché un bel giorno – Fuori di qui,
vattene, ma chi ti vuole! – un calcio
in culo e via, nell’informe.
Come ogni espulso è piena di rancore,
si adopera in tutti i modi alla vendetta,
si insinua, s’appoggia, dà fastidio,
toglie spazio e respiro a ogni vicino.
Ora ha preso di mira un certo nervo
che, in quanto nervo, è molto suscettibile
e ha facili entrature per raggiungere
con aspre querimonie il suo padrone,
il quale sì, l’ascolta, ma infine che può fare
se non ricorrere al solito bastone?
Che però infligge a me i suoi colpi, sul groppone!
Risentimenti, insulti, prepotenze –
Ma io che c’entro con queste beghe interne!